La sua particolarità di essere più personaggio che cantante ne ha fatto un’icona unica nel panorama della musica italiana. Renato Zero oggi (30 settembre) compie 65 anni: tanti auguri al re dei sorcini
Sarà stato per i suoi costumi e le sue stravaganze dei primi anni, per la sua dote di essere anche un gran comunicatore, fatto sta che, Renato Fiacchini, da tutti conosciuto come Renato Zero, è diventato nel corso degli anni un’icona unica nel panorama della musica italiana. Il suo rapporto con i fan è divenuto talmente intenso da far si che essere “sorcino” è ormai un modo di pensare, vivere, caratterizzarsi.
Personaggio unico nel panorama musicale italiano, originale, provocatorio, schietto, trasversale, ma anche testimone di un Paese in trasformazione. Senza mai cadere nel tranello di “politicizzarsi” a favore di qualche schieramento, ha saputo raccontare con le sue canzoni il suo modo di vivere la vita, di intendere le cose, ma anche di prendere posizioni nette e coraggiose, trattando in anticipo rispetto a chiunque altro argomenti come la pedofilia, la droga, l’identità di genere, l’amore libero, ma anche il senso della vita e della morte. Allo stesso tempo è stato portatore di quella “romanità” che nel tempo è andata via via scomparendo, raccontando a suo modo la sua città, che come il mondo attorno cambiava nel corso degli anni.
Quando si pensa a Renato Zero, si pensa a successi senza tempo come “Il Cielo“, “Il Carrozzone“, “Più Su“, “Mi Vendo” e “Cercami“, ma anche ai successi più recenti, quelli che dopo un breve periodo di crisi, hanno segnato la sua rinascita artistica a cominciare da “I Migliori Anni della Nostra Vita“, che ha fatto si che Renato fosse amato anche dalle nuove generazioni, e da chi magari prima non lo conoscesse a pieno.
Oltre cinquecento canzoni scritte e quarantacinque milioni di dischi venduti (fonte Wikipedia), tantissime le collaborazioni con altri artisti, prima fra tutte quella probabilmente da lui più amata, con l’indimenticabile Mia Martini; tanti testi e musiche realizzate per altri. Una macchina da guerra della musica italiana, un istrione capace di catalizzare l’attenzione di tutti ad ogni sua partecipazione in TV, ma anche un artista profondamente generoso, dedito a molte attività benefiche, in soccorso dei giovani e promettenti musicisti che non hanno mezzi economici per finanziarsi gli studi, ma anche in aiuto di ospedali, orfanotrofi, ricerche mediche, fino ad essere uno dei numerosi firmatari del manifesto della Comunità di Sant’Egidio contro la pena capitale, che ha sostenuto con altre associazioni la moratoria universale della pena di morte del 2007.
È previsto a breve un suo prossimo ritorno in televisione, con un programma a fianco di Maria De Filippi in una serie di speciali dedicati ai grandi della musica.
Non possiamo che augurare tutti a Renato Zero tantissimi auguri e ancora tanti anni di successi.