Chris Cain e Luca Giordano Band, Anthony Paule Soul Orchestra feat. Sax Gordon assieme a Larry Batiste, Booker Brown, Missy Andersen, Wee Willie Walker, Terrie Odabi, John Ellison. Questi i nomi che si sono esibiti sul palco nella seconda serata delย Porretta Soul Festival
Inizia il secondo giorno di concerto e senza convenevoli ecco la straordinaria Luca Giordano Band, noto la sua Gibson 335 Rossa e godo di quel bel suono pulito, senza pedali o effetti di sorta.
ร una band che sa il fatto suo e sono colpito dalla bravura del bassista. Pulizia e sicurezza nell’esecuzione introducono Chris Cain tutto di grigio vestito, e insieme a lui ecco salire sul palco un’altra splendida Gibson 335, goduria per la vista e per le orecchie.
Ci si ritrova immersi nelle dodici battute piรน famose del mondo: siamo nel blues gente!
Chris Cain ce lo ricorda spesso e volentieri con le sue citazioni di BB King e Albert King. Suono nervoso, aspro, ma mestiere da vendere, in cui confluiscono le infinite collaborazioni con i grandi del blues. Mi piace il suo trascinare accordi sul manico della chitarra, in una sorta di “scivolosa acciaccatura”.
Cambio palco ed entra la Anthony Paule Soul Orchestra, due Gibson 335 escono ed un’altra ne entra. ร quella di Anthony Paule dal suono splendido.
Noto anche il chiassoso colore di una assoluta new entry strumentale: il Danelectro Bass color albicocca con la sua bella paletta a forma di bottiglia di coca cola rovesciata.
Alla sezione dei fiati una vecchia conoscenza del pubblico del Porretta Soul Festival: Sax Gordon e suo figlio Martino.
Quando entra Booker Brown sembra di vedere il capitano di uno dei battelli a ruota del Mississippi River.
Energia, bravura e maggiore capacitร nel coinvolgere il pubblico: รจ tanto bluesy!
Nel segno, per me strano qui al Porretta Soul Festival, di una “eleganza dimessa” entra Missy Andersen, che ci fa restare ancora nel piacevole alveo del bluesy.
Rick Hutton sempre roboante nelle sue presentazioni introduce la bella voce di Wee Willie Walker.
Qui invece l’eleganza tocca livelli tipici degli artisti alla quale siamo abituati. Gran voce, squillante e potente, scarpe rosso e nere lucide e splendenti lascia tutti estasiati.
L’etร non scalfisce per niente questo piccolo leone. Il batterista, Derrick Martin, sempre nel suo stile, polarizza l’attenzione del pubblico con suo funambolico show nello show.
Cosa strana, subito dopo Rick invita ad accogliere il prossimo artista senza applaudire: entra Terrie Odabi che intona un brano squisitamente religioso legato alla tradizione afro americana. Struggenti ballad…
La serata si conclude con la straordinaria performance di John Ellison; un mix di ballad r&b e soul che coinvolge emotivamente tutto il pubblico.
Ciao Porretta Soul Festival… a domani.
Grazie al mio amico rev. Skala da cui ho attinto molte delle nozioni scritte.
Galleria fotografica a cura di Mariano Trissati