Lunedì 5 febbraio presso la sede della Stampa estera è stato presentato ufficialmente il Portale della Canzone Italiana, una piattaforma attraverso cui sarà possibile accedere con pochi clic ad un secolo di canzoni italiane. Un progetto, pubblicato nella settimana del 68esimo Festival della Canzone Italiana di Sanremo, reso possibile grazie al Mibact e alla collaborazione dell’Istituto Centrale per i Beni Sonori ed Audiovisivi
Dal jazz al rock, dai brani d’autore alle canzonette, canti di guerra e di liberazione, musica popolare e di protesta. Cento anni di musica italiana riuniti per la prima volta in un’unica raccolta all’interno di un sito (www.canzoneitaliana.it), destinato a diventare uno dei più grandi archivi sonori in Europa, con all’attivo circa duecentomila brani che aumenteranno al ritmo di cinquemila al mese.
Il sito, disponibile in otto lingue (inglese, francese, spagnolo, tedesco, russo, cinese, giapponese ed ovviamente italiano), è una piattaforma divisa in categorie riguardanti regioni, generi, anni di pubblicazione e autori, e tutte le canzoni potranno essere ascoltate gratuitamente grazie all’accordo stilato tra il Ministero dei Beni ed Attività Culturali (MiBACT) e Spotify.
Soddisfatto dell’iniziativa il ministro Dario Franceschini, il quale in occasione della conferenza stampa tenutasi lo scorso 5 febbraio per presentare il progetto ha ricordato il momento in cui gli è venuta l’idea, affermando:
“Durante una visita all’Istituto Centrale per i Beni sonori e audiovisivi, l’ex Discoteca di Stato, quando di fronte a quel patrimonio sulla musica italiana abbiamo pensato a come renderla fruibile a tutti. È stata un’operazione complicata dal punto di vista giuridico e amministrativo, ma sono felice sia stata portata a compimento. Per anni le diverse generazioni di italiani si sono formate attingendo alla musica d’autore, attraverso le canzoni si sono trasmessi valori sociali e ideali condivisi. La musica popolare è sempre stata trattata come musica di serie B, ma io rivendico con orgoglio di aver prodotto una legge, la 175 del 2017, in cui si legge che la Repubblica riconosce il valore dell’espressione artistica della canzone d’autore”.
Il sito è suddiviso in quattro macro categorie: Canzone Italiana 1900-1950 (qui), Canzone Italiana 1950-2000 (qui), Tradizioni popolari (qui) e Contributi Speciali (qui). Le prime due macro categorie, contenenti cento anni di storia della musica, comprendono diverse sottocategorie come: arie e romanze, musica da ballo, canzoni e canzonette, Napoli canta, dialetto e folklore, inni e canti patriottici, musica da ballo, Sanremo, canzoni d’autore, rock italiano, cover, canzoni per bambini, e molto altro ancora.
La categoria delle Tradizioni popolari è uno spazio interamente dedicato alla produzione di canzoni e di materiali espressivi suddivisi per Regione italiana, mentre nei Contributi Speciali è possibile consultare notizie e curiosità di autori e musicisti oltre alla Discografia nazionale della Canzone italiana.
Tutte le sezioni sono arricchite con playlist create ad hoc dagli storici musicali Luciano Ceri e Paolo Prato che “suggeriscono” percorsi per orientarsi al meglio tra i musicisti e le sonorità dell’inestimabile patrimonio sonoro di oltre un secolo di Canzone italiana.
Oltre a offrire una panoramica completa della musica italiana, il sito ne documenta le origini popolari, anche attraverso il patrimonio di registrazioni inedite dell’Istituto Centrale per i Beni Sonori e Audiovisivi (ICBSA), fornendo al pubblico una vasta gamma di informazioni su ogni canzone.
Con la pubblicazione del sito (www.canzoneitaliana.it) nascono anche i suoi profili social (Facebook – Twitter – Instagram), dove ogni giorno saranno raccontate e valorizzate le storie del patrimonio musicale italiano.
Si tratta di una trovata davvero azzeccata, nella settimana in cui gli occhi di tutti sono puntati sul palco del Festival di Sanremo, che oltre a difendere e valorizzare la cultura musicale italiana, ne promuove gli aspetti poco conosciuti, facendone conoscere le varie bellezze nascoste. Un grande contenitore discografico nel quale è possibile viaggiare nel tempo, sfogliando e ascoltando un repertorio di cento anni di musica italiana.