Il terzo appuntamento con iWorld, la rassegna musicale targata iCompany, il 20 novembre scorso ha portato sul palco della Sala Sinopoli, il grande Enzo Avitabile assieme ai Bottari. Il pop e i ritmi africani, la musica antica e il canto sacro, ricerca e sperimentazione sono stati gli elementi fondanti del percorso musicale di Avitabile, compositore e polistrumentista napoletano
Durante il suo concerto, Enzo Avitabile, ha avuto evidenziare le sue canzoni sono metà “in africano e metà in napoletano, ma probabilmente da Roma in su non si sente la differenza“.
Da sempre abituato alla fusion, è sicuramente uno dei pionieri della contaminazione musicale, e non ha mai fatto mistero della sua passione per la musica e per la cultura che viene dall’altra sponda del Mediterraneo e non solo.
Per lui, la musica non ha confini, e di certo rappresenta un ponte tra le diverse culture, anche lontanissime tra di loro, e la sua carriera parla da solo per lui: ha collaborato con Pino Daniele, Edoardo Bennato, Goran Bregovic, Khaled, Peter Gabriel, Bob Geldof, David Crosby, James Brown e Tina Turner, solo per citare alcuni grandi artisti con i quali si è esibito o ha inciso dischi.
Il suo incredibile repertorio abbraccia il pop, il soul, il jazz, il rap, la world music e persino la musica sinfonica (ha scritto oltre 300 opere per quartetti, orchestre da camera ed orchestre sinfoniche, è anche autore delle Musiche per Orchestra Sinfonica e coro dell’opera “Il Vangelo” di Pippo Del Bono).
Assieme ai Bottari di Portico e accompagnato al sax dal camerunense Manu Dibango, Enzo Avitabile ha presentato un vasto repertorio fatto di pop e i ritmi africani, musica antica e canto sacro, ricerca e sperimentazione. Anche perché come affermato da lui stesso, gli elementi essenziali sono: “la parola, la musica, il gesto e la danza”. Ed è stato un concerto articolato nel rispetto di tutti questi elementi.
Avitabile ha portato lo spirito della festa di paese all’interno dell’Auditorium, dove ha proposto i brani del suo ultimo lavoro “Lotto Infinito” insieme ai grandi classici che hanno reso famoso lui e la world music in Italia come “Soul Express“, “Mamma che Caos!“, “Punta il Naso a Nord” e tanti altri.
Al termine del concerto, e prima di concedersi al suo pubblico per il firma copie nella libreria adiacente, la classica uscita dietro le quinte ed il bis, nel quale ha approfittato per omaggiare il suo grande amico, collega e compagno di tante avventure: l’indimenticabile Pino Daniele, con “Terra Mia“, in uno dei momenti più toccanti di tutto il concerto.
Galleria fotografica a cura di Giampaolo Vasselli