Il 4 settembre oltre venti città italiane ospiteranno la maratona jazz in solidarietà con Amatrice e gli altri luoghi colpiti dal recente sisma del 24 agosto
Da Roma a L’Aquila, da Lampedusa a Lecce, da Torino a Napoli, da Milano a Courmayeur. Domenica 4 settembre saranno tanti i concerti distribuiti in tutta Italia: tutti insieme per raccogliersi intorno alle popolazioni colpite dal terremoto. Perché la musica vuole fare ancora la sua parte, per questo è stato organizzato questo evento intitolato “Il Jazz Italiano per Amatrice”, ma anche per gli altri territori colpiti dal sisma. Un terremoto che nella notte del 24 agosto ha distrutto il Centro Italia, così come quello che il 6 aprile 2009 mise in ginocchio L’Aquila.
Una mobilitazione capitanata da Paolo Fresu, voluta dal ministro Dario Franceschini e dal sindaco de L’Aquila Massimo Cialente, sostenuta dalla SIAE e realizzata da Associazione I-Jazz, MIDJ Musicisti italiani di Jazz e Casa del Jazz, sarebbe dovuta partire proprio dal capoluogo abruzzese, replicando il successo dello scorso anno, ma alla luce deli tragici avvenimenti di questi giorni, l’organizzazione ha pensato bene di allargare le braccia della solidarietà e di trasferirli – insieme a L’Aquila – in tante altre città e paesi da Nord a Sud per aiutare le zone distrutte dal terremoto.
Fra gli oltre venti concerti che andranno avanti in altrettante città italiane, saranno due gli eventi clou di domenica 4 settembre: a Roma, dalla mattina al tardo pomeriggio, alla Casa del Jazz, mentre in serata a L’Aquila nel piazzale adiacente alla Basilica di Santa Maria di Collemaggio (il programma completo è disponibile sul sito ufficiale).
Sarà una grande giornata di solidarietà musicale, con la presenza di alcuni tra i più rappresentativi musicisti italiani che si esibiranno a titolo gratuito e dove per il pubblico è previsto un contributo spontaneo di solidarietà. Inoltre, è prevista l’attivazione di una campagna di crowdfunding nazionale per raccogliere fondi destinati al restauro ed alla riapertura del Cinema Teatro Comunale “Giuseppe Garibaldi” di Amatrice, luogo simbolo della cultura e della ricostruzione del tessuto sociale di uno dei centri storici distrutti dal sisma.
“Dopo i musei è adesso il mondo del jazz a mobilitarsi per la ricostruzione. Anche domenica prossima la solidarietà passa per la cultura”, così il ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo, Dario Franceschini commenta l’iniziativa.
La comunità aquilana – ha dichiarato il sindaco de L’Aquila Massimo Cialente – è letteralmente distrutta dal dolore per la tragedia che ha colpito i fratelli del reatino e dei territori dell’Umbria e delle Marche. In segno non di lutto, ma di vera e propria disperazione, abbiamo annullato tutte le manifestazioni legate alla grande festa per la 722esima Perdonanza Celestiniana, decidendo altresì di annullare la grande maratona jazz, “Il Jazz italiano per L’Aquila”, che, già nella prima edizione, era stata uno dei rari momenti di vera gioia e ritrovata aspettativa e voglia di farcela per tutte le aquilane e tutti gli aquilani. Per questo motivo, pur rinunciando, per testimoniare il nostro cordoglio, a tenere la manifestazione a L’Aquila, avevamo chiesto alla generosità dei jazzisti italiani che essa avesse comunque luogo, non più per L’Aquila ma per Amatrice e gli altri Comuni colpiti dal sisma. Il tutto anche al fine di avviare una raccolta fondi che potrà aiutare a ricostruire un luogo simbolo della vita di una comunità, quale il cinema teatro di Amatrice. Riflettendo insieme, tuttavia, ed ascoltando anche il Comitato Perdonanza e soprattutto il sindaco di Amatrice, abbiamo ritenuto che, nel coinvolgere 20 piazze italiane, fosse importante che proprio L’Aquila ospitasse il concerto principale, come segnale di una solidarietà che, d’ora in poi, vedrà i nostri territori, uniti dall’appartenenza al Parco Gran Sasso Monti della Laga, superare il nostro dolore e intraprendere il percorso di ricostruzione della comunità, e rinnovato sviluppo, per il futuro dei nostri figli.
“La maratona del Jazz Italiano per L’Aquila dello scorso anno – dichiara Paolo Fresu – è stato un inaspettato successo di musica ed emozione, talmente forte e pregnante che, forse, la storia del jazz italiano si può ora dividere tra un prima e un dopo L’Aquila. Questo ci ha spinto a ripeterla senza sapere che la ferita del sisma si sarebbe riaperta improvvisamente, lacerando ancora una volta le comunità del Centro Italia. Per questo oggi diviene “Il Jazz Italiano per Amatrice” e si trasferisce per un intero giorno nella Capitale e in molte città italiane, per approdare la sera, davanti la Basilica di Santa Maria di Collemaggio, luogo simbolo della comunità aquilana.
Se lo scorso anno siamo stati nel capoluogo abruzzese per porre l’attenzione sulla ricostruzione e animarne il centro storico (vi ritorneremo nel 2017 e 2018), questa volta saremo in tutta Italia, affinché la nostra solidarietà vada a ricostruire e ripristinare i territori colpiti dal sisma. Sempre più convinti che questa debba passare attraverso le nuove generazioni e nella speranza che le stesse non debbano vivere altre catastrofi come queste”.
L’intera giornata de “Il Jazz Italiano per Amatrice” sarà seguita dalla Rai, dai canali Radio Rai e raccontata anche con uno speciale di Rai Cultura.