Carmen Consoli ha reinciso insieme ad Elisa, Emma, Gianna Nannini, Irene Grandi e Nada, il brano intitolato “La signora del quinto piano #1522“, che dal 29 maggio sarà disponibile su tutti gli store digitali e i cui proventi della vendita andranno in favore dell’associazione Telefono Rosa, di cui è ambasciatrice
È uno dei temi sociali più affrontati degli ultimi anni, quello della violenza sulle donne. Carmen Consoli, mente dell’operazione, ha coinvolto nel progetto Gianna Nannini, Elisa, Emma, Irene Grandi e Nada. Tutti i proventi ricavati dalla vendita del singolo “La Signora del quinto piano #1522” saranno devoluti all’associazione del Telefono Rosa.
[amazon_link asins=’B00YCPI5M4′ template=’ProdottoSingolo’ store=’fbofferte-21′ marketplace=’IT’ link_id=’3adcdf0a-ee5e-11e8-a43a-6984e30b6660′]Il singolo “La Signora del quinto piano #1522” tratta proprio il tema del femminicidio. È la storia di una donna che ha un pitone in salotto (il quale si darà presto alla fuga – non prima di aver divorato il chihuahua della portiera), perseguitata dal “suo ex davanti al portone con un martello in mano”; la donna si reca in questura per sporgere denuncia, ricevendo però dai funzionari alcune rassicurazioni: “Non vi è ragione alcuna di aver paura, di aver paura”. Che fine fa la donna? Finisce per essere ritrovata murata nel bagno: “Quella lettera di un anno prima, la prova schiacciante lasciata in questura”, canta Carmen Consoli in una strofa del brano, che si conclude pure con un “Ah, dimenticavo: i funzionari della questura continuano a dire che non c’è alcuna ragione di aver paura”.
Ascoltando il brano si rimane colpiti dall’eleganza con cui Carmen Consoli tratta questo argomento senza bisogno di facile retorica ma cantando e raccontando, come al suo solito, una storia semplice e realistica, che mantiene intatto quel particolare modo di raccontare, tipico della Consoli, quasi come fosse una storia di paese.
Intervistata su “La Repubblica” da Luca Valtorta la cantautrice siciliana, ha raccontato come è nata l’iniziativa e il suo punto di vista.
Come è nata questa iniziativa?
“Ho chiamato delle amiche che hanno aderito senza pensarci un istante. Volevamo che uscisse a maggio perché il 28 è il secondo anniversario della Convenzione di Istanbul che è il primo strumento internazionale per proteggere le donne contro la violenza. Oltre a chi ha cantato, il progetto è condiviso da moltissime altre persone, direi da tutti coloro che ne sono venuti a conoscenza: ognuno farà quel che può nel rispettivo campo d’azione”.Lei non si è mai negata alle cause che riguardano la condizione femminile.
“Ci terrei che non venisse considerata più di tanto una questione di genere: bisogna schierarsi prima di tutto per le cause che difendono il debole dal forte. Detto questo, la questione è prima di tutto culturale e ci sono ancora, nel nostro paese ma non solo, situazioni in cui la donna è trattata come una bestia. Per combatterle alla radice la cultura è l’arma più forte ma mi rendo conto che è un processo lungo e difficile. Per cui bisogna essere pratici e questa iniziativa serve a far sapere che esiste un’associazione che si chiama Telefono Rosa che può aiutare le donne in difficoltà, e soprattutto che contattarlo è facile: basta fare un numero di telefono, il 1522”.
Ora Carmen ha deciso di mettere questo brano a disposizione e a sostegno di una campagna del Telefono Rosa, associazione di cui è ambasciatrice, e che da anni aiuta le donne vittime di violenza estendola anche alla tutela anche ai bambini. Per rafforzare il messaggio di questo brano ha deciso di coinvolgere altre cinque donne, amiche e cantanti: Gianna Nannini, Elisa, Emma, Irene Grandi e Nada.
Dal 29 maggio acquistando una copia del singolo “La signora del quinto piano #1522” su Amazon o iTunes aiuterai a sostenere le campagne di Telefono Rosa.