A distanza di circa un anno dall’esibizione al Teatro dal Verme, a cavallo tra l’uscita di “Black Coffee”, album di cover realizzato assieme allo storico sodalizio con Joe Bonamassa ed un album dal vivo fresco di stampa, Beth Hart torna a Milano nella splendida cornice del Teatro degli Arcimboldi
Si parte con comodo da Roma insieme alla mia amica Clarissa. Lei è giovanissima e non vede l’ora di poter ascoltare un idolo che segue con viscerale passione… Il treno parte in orario e in orario giungiamo a Bologna dove ci si incontra con altre due amiche per poter poi arrivare a Milano in auto.
Arriviamo anche qui in orario perfetto e già entrare al teatro degli Arcimboldi è una piacevole sorpresa, tanto il posto è bello! Troviamo sul palco la “The Kris Barras Band”, due chitarre acustiche e batteria che fanno egregiamente il loro lavoro e scaldano l’atmosfera…
Quando finiscono, tutti ad aspettare lei, Beth Hart!
Le luci si spengono, entra la band e noi pronti a battere le mani in segno di accoglienza, quando con un vero coup de théatre, iniziamo a sentire la sua voce potente dagli altoparlanti… Ci mettiamo solo un po’ per renderci conto della sorpresa che ci regala: è entrata infatti da uno degli ingressi laterali e sta bellamente passeggiando tra il pubblico in visibilio.
Si concede senza remore alle fotografie e si avvicina ai nostri posti tanto che Clarissa riesce a darle la mano rimanendo poi per tutta la serata emozionata e gasata a mille.
Beth, cammina con grande sicurezza tra il suo pubblico adorante e la vedi, inguainata nel suo abito di pizzo corto che scopre generosamente le lunghe gambe, pian piano dirigersi verso il palcoscenico.
Ha iniziato con un pezzo che è una cover di Billie Holiday “Don’t Explain” a cui fa seguire uno dei suoi cavalli di battaglia “Better Man” …Incanto!!!
La sua voce è squillante, possente e lei sa coinvolgere perfettamente il pubblico e così quando si siede al pianoforte ed inizia la bella cover di Bobby Bland “I’ll Take Care of You“ il pubblico non si trattiene e si lascia andare ad una ovazione ben giustificata.
La band, è sicura, perfetta, come la buona acustica del posto che ci fa apprezzare le continue variazioni del chitarrista Jon Nichols le corpose note del bassista Bob Marinelli che fa il suo bel mestiere lasciando alla voce l’importanza che merita senza sovrastare. Bella intesa tra i tre della band con la batteria di Bill Ranson che scandisce in modo impeccabile il tempo alternando le sue battute di cassa con le note del basso.
Il chitarrista strapazza il suo strumento con “bending” continui e così ecco che alla fine di ogni brano lo vedi cambiare la sua splendida Gibson LP Top Gold, con una Stratocaster fino al momento in cui si sentono le note di “I’d Rather Go Blind” di Etta James che sappiamo essere uno dei cavalli di battaglia della nostra Beth Hart. In questo caso nelle mani del chitarrista troviamo una meravigliosa Fender Telecaster.
Ma queste sono piccolezze che inteneriscono me! Intorno vedo facce estasiate e la maggior parte del pubblico che canta assieme a lei, che non si da tregua alcuna e la sua vitalità sembra crescere ad ogni minuto che passa.
Molto bella ed essenziale la scenografia: uno sfondo nero sul quale si alternano lingue di luce che sembrano lava che cola quando il colore diventa rosso fuoco.
Dopo questo brano Beth scende ancora tra il pubblico, stringe mani, regala sorrisi e concede selfie qua e là…
E qui accompagnata dalla sola chitarra acustica che intona “There in Your Heart” giocando con la sua capacità vocale che fa da contraltare agli accordi asciutti della chitarra.
Quando risale, concede alla band di riposare sedendosi al pianoforte ed intonando “Mama This One’s for You”. Splendida performance solo piano e voce che ti fa vibrare tanto senti la sua di emozione… Chiudi gli occhi e viaggi con lei, con le persone e nei luoghi che ama tanto quando intona poi “My California“.
Alla fine del brano si alza improvvisamente salutando il pubblico e ci lascia di stucco, ma sappiamo bene che un corale “one more time“ ce la riporterà sul palcoscenico…. E così accade ed eccola intonare un altro dei suoi pezzi più famosi “Chocolate Jesus” una bellissima cover di Tom Waits.
Senti le poltroncine vibrare tanto il pubblico segue il suo ritmo battendo le mani ed i piedi a terra.
Il concerto finisce con l’ultimo brano “Fire on the Floor“ e così lei si alza dal pianoforte e si unisce alla band per ringraziare il pubblico che le tributa un’ovazione generale.
Gran bel concerto di un’artista piena, sincera, dotata di una voce potente e vera che se ne va dietro le quinte regalandoci ancora quel suo bellissimo sorriso.
Piccola nota che voglio portare all’attenzione: ottima cosa che sia i CD che i dischi (LP) siano stati proposti ad un prezzo molto contenuto. Cito ad esempio il triplo LP registrato al “The Royal Albert Hall“ proposto a 25 euro… E anche questa è andata ed ora ci aspetta il viaggio di ritorno.
Beth: we love you!!!
Galleria fotografica a cura di Tonino Novelli
1 commento
Lei assolutamente MAGNIFICA e anche l’articolo descrive pienamente le emozioni e le sensazioni che è riuscita a trasmettere.
Grazie