Per Arisa, penultima tappa del suo “Se vedo te tour”, all’Auditorium. Poi gran finale a Milano. Per lei una stagione fantastica
Abito nero… è apparsa subito molto emozionata… (tant’è che ha chiesto di poter continuare a bere il suo “spumantino” lasciato in camerino) …molti sorrisi e suggestioni musicali. Arisa si presenta così all’Auditorium Parco della Musica, semplice come sempre, con la sua particolare verve ed il suo aspetto giocoso. Ad accompagnarla, oltre alla band di supporto di tutto il tour composta da Giuseppe Barbera (pianoforte/tastiere), Raffaele Rosati (basso), Giulio Proietti (batteria) e Francesco Bruni (chitarre) c’erano i bravissimi, melodici e divertenti componenti del GnuQuartet, l’ensemble di musicisti che ha caratterizzato con il proprio suono in bilico fra classica, jazz e rock tante produzioni musicali italiane degli ultimi anni, composto da Raffaele Rebaudengo (viola), Francesca Rapetti (flauto), Roberto Izzo (violino) e Stefano Cabrera (violoncello). Un connubio perfetto con Arisa, con la quale hanno dimostrato, nel corso di questo divertentissimo spettacolo di avere un feeling eccezionale. Ricetta perfetta per uno show leggero e brillante.
Dicevamo, entrata molto attesa e suspence. Tanti eran venuti a vederla qui a gennaio (alla Sala Santa Cecilia), tanti alla Sala Sinopoli, ancora li ad acclamarla. Nel mezzo un tour sensazionale a supporto di “Se vedo te” quarto album discografico della cantante, uscito il 20 febbraio 2014, album che contiente quattro canzoni scritte dalla grandissima Cristina Donà e che è stato rimane per ben quattro settimane all’interno della Top 10 della stessa classifica FIMI di quest’anno, dopo aver debuttato alla terza posizione.
Il disco rappresenta il miglior piazzamento in classifica dell’intera carriera della cantante. Con il brano che da il titolo al disco e al tour “Se Vedo Te”, Arisa apre le danze. Seguono successi vecchi e nuovi in questa scaletta che contiene le canzoni “Lentamente (Il primo che passa)” e “Controvento”, ma anche “Malamorenò”, “Sincerità”, “La cosa più importante”, “Poi però”, “La notte”, “Dici che non mi trovi mai”, “Quante parole che non dici” , ma anche classici della grande stagione del prog anni ’70, che Arisa sta portando avanti con successo nei vari live, come “Personal Jesus” dei Depeche Mode, attraverso i quali Arisa mostra la sua anima rock più evoluta e sincera, quanto inaspettata. A rileggere questi brani con viola, flauto, violino e violoncello e risultare, oltre che credibili, eccezionalmente intensi e divertenti, naturalmente i poliedrici GnuQuartet, gli “accompagnatori” di Arisa in questo concerto ed in gran parte del tour.
I quattro si sono incontrati nel 2006 al teatro Nazionale di Milano per una serata speciale dedicata al compleanno di Fabrizio De André, da li è nato un prolifico progetto che ha permesso loro di pubblicare in appena otto anni di carriera, ben cinque album. Il gruppo si è esibito al Concerto del Primo Maggio insieme agli Afterhours nel 2009 e insieme ai Baustelle nel 2010. Nel febbraio 2011 hanno accompagnato i La Crus nell’esibizione del brano Io confesso durante la serata dedicata ai duetti al Festival di Sanremo 2011.
E quest’anno il loro incontro con Arisa, che rappresenta una nuova sfida. Una sfida, che pare essere vinta visto il rapporto che lega Arisa a loro, con la quale pare abbiano suonato sempre (scherzano in continuazione durante tutto lo spettacolo con lei, creando siparietti davvero irresistibili). Arisa non è da meno, quando partono le prime note di “Sincerità” e improvvisamente dice di non ricordarsi più le parole… inizia così a coinvolgere il pubblico e a scaldare la serata… tanto è che il pubblico non sarà di spettatori ma di attori comprimari nelle gag che Arisa farà con i GnuQuartet per tutta la serata.
Uno dei pochi momenti di seriosità li mostra quando canta la dolcissima “Piccola Rosa”, dopo (come ha definitio lei) il “frastuono iniziale”, del tris più ritmato di “Se Vedo Te”, “Dici Che Non Mi Trovi Mai” e “Malamorenò” , un momento di serio romanticismo che non guasta mai. Per Arisa si chiude un anno fantastico che le ha regalato la vittoria di “Controvento” a San Remo 2014. Ha raggiunto i vertici di tutte le hit-parade tra radio, social e video, più di 14 milioni le visualizzazioni su youtube. Anche il nuovo brano, in collaborazione con i Club Dogo, sta andando alla grande, i click sono già più di due milioni e mezzo. L’ultima fatica a Milano il prossimo 13 dicembre… poi dopo un lungo tour un po’ di riposo… forse. La vedremo come si dice al fiano di Carlo Conti come valletta a Sanremo 2015 insieme ad Emma Marrone?
Galleria Fotografica a cura di Massimo Rendina